L’8 marzo si svolgerà un evento gratuito presso la Casa delle Donne di Padova alle 18:00 noi prepareremo l’aperi-green in occasione dell’inaugurazione della mostra di acquarelli di Marina Dogo.
Sarà possibile acquistare le opere di Marina, una parte del ricavato andrà in donazione alla Casa delle Donne di Padova.
Durante tutto il pomeriggio la Casa sarà aperta per presentare le diverse attività già in atto e quelle che inizieranno a marzo.
Il menù dell’aperi-green
Stuzzichini
Pop corn aromatizzati salati e dolci
Mandorle salate
Chips di cavolo nero
Ceci croccanti
Olive cunzate
Cocktail
Mimosa light
Acqua aromatizzata:
Mela – limone- zenzero
Sedano – pera – rosmarino
Dolce
Mimosa
La mostra di Marina Dogo
Marina Dogo è nata a Padova nel 1963. Non ha una formazione artistica ma negli anni ha approfondito la sua passione frequentando svariati corsi d’arte. Ha cominciato con la pittura ad olio è passata poi ai pastelli gessosi e poi anche ha dipinto quadri astratti ad acrilico.
Con l’acquerello ha trovato sua tecnica anche se la contamina spesso con l’uso della china come si può vedere nei suoi interni. Porta le sue esperienze di vita dentro i suoi disegni che quasi sempre sono corredati da scritti che mettono nero su bianco i suoi pensieri. Umilmente dice che c’è talmente tanto da imparare che una vita non basta e ha anche tanto da dire… Fa parte dell’associazione Momart di Padova con la quale espone regolarmente ogni prima domenica del mese in Piazza Capitaniato. Il fluire dell’acqua sulla carta suscita in lei emozioni diverse, e dopo varie ricerche ha lasciato che il suo impulso si liberasse per creare i suoi disegni, che sono diventati il suo segno distintivo prima che per la sua firma. Ha un sito dove si possono vedere i suoi progetti accompagnati in molti casi dalle sue storie.
Dice: “Sono onorata dell’amicizia con Simonetta Viviani, mia ex compagna di classe, e ho partecipato alla prima cena di raccolta fondi organizzata da Naturhabilis”.
Marina ha deciso di devolvere parte del ricavato della vendita delle sue opere all’associazione Casa delle Donne di Padova perché possa crescere e sviluppare nuove iniziative nel nostro territorio.
Questa passeggiata vorrebbe essere una metafora della vita, quindi delle emozioni che la rivestono e la investono. Si parte dall’ingresso, dove si entra e si esce di casa. La sua metafora è l’aprirsi a nuove esperienze (positive o negative che siano) e il chiudersi a riccio rifiutando il contatto con l’esterno ( per vergogna o per paura). Si finisce poi esplorando la lavanderia, che vede il flusso continuo di biancheria che entra sporca ed esce pulita. La sua metafora è il desiderio di ognuno di ripulirsi, di purificarsi, e in generale di rigenerarsi dalle difficoltà del quotidiano o più drammaticamente dalle sferzate di una vita difficile.